BORGO TOSSIGNANO
| INDIRIZZO | P.zza San Giovanni Bosco, 2 – 40021 Borgo Tossignano (BO) |
| TITOLARE | S. Bartolomeo apostolo |
| TELEFONO | 0542-91235 - |
| INCARICHI | ARCIPRETE: Don Massimo Martelli-cell: 340 2881128 EMERITO: Don Marco Baroncini -cell: 338 2700735 |
| ORARIO MESSE | FESTIVO: ore 8, ore 11.PREFESTIVO: ore 18.; FERIALE: ore 18. |
Un po' di storia
La storia di questa chiesa si può far iniziare dopo il 1198, anno della distruzione di Tossignano e dello stanziamento di 300 tossignanesi nei luoghi dell’attuale Borgo Tossignano. Questi esuli si costruirono sicuramente un luogo di culto, forse una cappella o un piccolo oratorio che rimase però nell' orbita della Pieve di S. Maria Assunta di Tossignano.
Bisogna così arrivare al 1448 per trovare in un documento ufficiale un accenno, seppure indiretto alia chiesa di Borgo, mentre è al 1569 che risale la
costituzione della parrocchia.
Di una chiesa come fabbricato si parla invece in documenti del 1725 quando don Ludovico Turrini ebbe l’ordine dal vescovo di Imola di costruire un nuovo tempio a causa della decadenza della precedente fabbrica. I lavori si protrassero per venti anni e solo nel 1747 si poté consacrare al culto la nuova chiesa, costruita anche grazie alle numerosissime donazioni.
Il tempio presentava sei altari fra i quali ricordiamo l'altare maggiore, sopra al quale era appeso il quadro raffigurante S. Bartolomeo (1727), la cappella dell'Addolorata (dove si allestiva il Sepolcro), con un quadro che la raffigurava (perduto durante la guerra), la cappella dell'Immacolata e delle Ss. Lucia e Caterina, la cappella della Madonna del Rosario, quella della Madonna del Buon Consiglio e la cappella del Crocifisso.
A questo tempio. elevato ad arcipretale dal vescovo di Imola mons. Chiaramonti nel 1791, furono fatti restauri nel 1792 e ancora nel 1857, quando l'arciprete Benati fece rifare la facciata e le decorazioni interne, e sistemò il piazzale antistante, precedentemente adibito a cimitero e poi divenuto luogo di sterpaglie.
Dopo ulteriori restauri alla facciata nel 1903 e i lavori ad opera dell'arc. Zoli nel 1920, anno in cui fu rifatto il pavimento e scomparvero le arche
contenenti le ossa del cimitero, la chiesa non fu più toccata, anche perché già allora si pensava di ampliarla.
I danni subiti dalla chiesa durante la seconda guerra mondiale spinsero finalmente, su richiesta dell' arciprete Mario Cavina, a una riedificazione ex-novo dell'edificio religioso su progetto dell' architetto Vittorio Fiorentini.
Ancora nel 1950 le celebrazioni si tenevano in quello che poteva sembrare un capannone, ma, successivamente e grazie alle generose donazioni della popolazione, entro il 1968 la chiesa di San Bartolomeo venne completamente ricostruita.

All’interno notiamo l'altare maggiore che risale al 1952; fino al 1963 si presentava chiuso da una balaustra, successivamente eliminata.
Inoltre abbiamo sei cappelle laterali: ricordiamo quella della Madonna del Buon Consiglio (1953), quella del Crocefisso (1958), quella di S.Antonio (1961), quella della Madonna del Rosario (1961), e il Battistero (1967) con fonte battesimale in travertino e lamiera di bronzo. Il soffitto della chiesa è a cassettoni (1961), il pavimento in marmo (1963), mentre al 1968 risale la sistemazione dell’esterno della facciata, del sagrato e, internamente, della nuova cantoria con organo della Ditta Organaria Marciana di Venezia (1966).
Nella moderna parrocchiale, situata in via Garibaldi. fra le opere d’arte possiamo ammirare l’Assunta coi santi Francesco d’Assisi, Carlo Borromeo ed il beato Giovanni Tavelli di Giacomo Zampa, donata dal marchese Tartagni nel 1809, ma sicuramente molto interessante è anche l’immagine della Madonna del Buon Consiglio, la cui festa è nata da un voto dei borghigiani durante una paurosa inondazione del 1756. L’immagine è stata solennemente incoronata nel 1934 dal vescovo d’Imola mons.Tribbioli.
Il campanile attuale fu iniziato nel 1840 e portato a termine nel 1843, mentre quello che esisteva precedentemente venne abbattuto sette anni dopo. Nel dopoguerra venne restaurato, si rifusero le due campane e venne riparato l’orologio installato dall’arciprete Benati.
VITA PARROCCHIALE
OFFERTE PER LE NECESSITA' DELLA PARROCCHIA
Le offerte per le necessità della parrocchia possono essere consegnate direttamente al parroco oppure attraverso bonifico bancario usando l'Iban della parrocchia di S.
Bartolomeo in Borgo Tossignano: IT65Y0503436630000000108410
Il libro… della nostra vita
Disse Gesù: “Tutti costoro hanno gettato come offerta parte del loro superfluo. Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere (dal vangelo di Luca)
Disse qualcuno, per propagandare una sua attività, alla quale naturalmente era davvero interessato:
“La vita è come un grande libro dalle mille pagine. Chi non si dà una mossa rimane sempre alla stessa pagina. Mai potrà sfogliarlo! Nulla di nuovo potrà apparire al suo orizzonte, anche vivesse 100 anni!”
A suo modo di vedere, poteva avere anche ragione; però la vita ha tante altre sfaccettature, come: l’età, la fatica, le sofferenze, le prove, le vittorie, le sconfitte, le delusioni… In fondo questo grande libro è lì a nostra disposizione. Magari avessimo sufficiente esperienza per fare scorrere davanti a noi ogni sua pagina, una dopo l’altra! Il bello ed il brutto apparirebbero a noi in ogni loro sfaccettatura, in ogni loro dimensione grande e piccola.
Disse allora un altro, che spesso aveva incontrato difficoltà: “Se bastasse rischiare solo qualche volta per conoscere quel libro… tutto sarebbe più facile!”
“Aiutaci, o Signore, a scorrere e leggere le pagine, perché in quelle righe possiamo conoscere la tua volontà!”
Allora la nostra gioia potrà essere piena. Finalmente vedremo che tutto nella nostra storia aveva un senso, un significato; anche se per un po’ di tempo è rimasto a noi nascosto. Nella tua pace, con gioia e serenità grande, leggeremo quelle pagine, scritte dal Signore, con una chiave nuova… Cristo dalla passione e morte è passato alla gloria nuova, quella dei risorti! Lo Spirito di Dio darà a noi nuova vita, con tanta gioia e una felicità vera.
Don Marco Baroncini
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